L’autonomia e le differenziazioni regionali. I nodi pendenti

Il contributo analizza alcune problematiche di fondo della specialità regionale. Anzitutto, se debba considerarsi una sorta di dogma indiscutibile la perdurante diversità del trattamento costituzionale di alcuni enti regionali, che ha già generato un doppio binario con evidenti gravi squilibri, a maggior ragione tenuto conto che le disparità di trattamento sono destinate ad aumentare dopo la riforma costituzionale in itinere.
In secondo luogo, alla luce della stessa riforma, se non sia urgente dar spazio per le regioni speciali ad una nuova stagione statutaria, evitando comunque che il (pur necessario) coinvolgimento regionale nelle procedure riformatrici si trasformi in una sorta di diritto di veto.
Infine, se l’interpretazione costituzionale non debba evitare che il doppio binario regionale si consolidi in una rendita di posizione incompatibile con il principio unitario e con lo stesso principio autonomistico correttamente inteso.

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The paper analyzes some issues concerning the special Regions. First of all, whether it should be considered a sort of unquestionable dogma the diversity in the constitutional treatment of some Regions, which has already generated a double track with obvious serious imbalances, considering that the differences in treatment are going to increase after the constitutional reform ongoing.
Secondly, in the light of the reform, if it is urgent to give rise to a new statutory season for special regions, avoiding that the (albeit necessary) regional involvement in reforming procedures turns into a kind of veto.
Finally, if the constitutional interpretation should avoid the consolidation of two regional different treatments into an advantageous position incompatible with the principle of unity and with the same principle of autonomy properly understood.

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