Dalla clausola di maggior favore a quella di minor sfavore per le Regioni a statuto speciale

Un elemento di continuità tra la riforma della parte della Costituzione italiana dedicata alle autonomie territoriali (2001) e la revisione costituzionale avviata in questa legislatura sta nella riproposizione di una clausola di favore per le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano. La precedente riforma, espansiva dei poteri delle autonomie territoriali, ha trovato applicazione in melius anche per le regioni speciali, mentre la nuova riforma, che intenderebbe intervenire in maniera riduttiva sui quei medesimi poteri, si applicherebbe alle sole regioni ordinarie. Proviamo, qui, a fare un bilancio sulla concreta applicazione della vigente clausola di maggior favore prima di valutare, anche alla luce di questa esperienza, la possibile nuova clausola di minor sfavore, se così possiamo chiamarla.

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An element of continuity between the reform of the Italian Constitution dedicated to territorial autonomies (2001) and the constitutional review started in this legislature lies in proposing again a clause to favor for the special administrative regions and the autonomous provinces of Trento and Bolzano. The previous reform, increasing the powers and functions of the regions, has found application in melius also to the special autonomies, while the new reform, which would intervene in a reductive way on those same powers, would apply only to the ordinary regions. We try here to take stock on the concrete application of the current most favor clause before considering, in light of this experience, the possible new minor disadvantage clause, if we may so call it.

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