Per una critica del modo “pattizio” di regolare l’assetto finanziario delle Regioni speciali

Il meccanismo dell’intesa obbliga le Regioni a statuto speciale a contrattare con lo Stato in forma individuale.
Poiché in questi casi non esistono obblighi di definizione della procedura a carico del Governo, la posizione delle due istituzioni è paritaria solo formalmente. In effetti, è lo Stato che ha l?ultima parola e, comunque, può fare valere – in via fattuale – la sua posizione di forza.
Insomma, la strada della leale collaborazione imposta individualmente alle singole Regioni a statuto speciale, invece di esaltare, ha depotenziato l’autonomia delle Regioni speciali.
Occorrerebbe invece ricorrere non più al negoziato singolo, ma ad una legge bicamerale a cui partecipi pienamente il nuovo Senato della Repubblica, ma la riforma costituzionale in itinere continua purtroppo a seguire un diverso indirizzo.

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The agreement’s mechanism obliges the Regions with special statutes to bargain with the State in individual form.
Since in these cases there is no obligations of the Government to close the procedure, the position of the two institutions is equal only formally. In fact, it is the State that has the last word and, in any case, may rely – in factual way – its position of strength.
In short, the road of loyal cooperation set individually to each special regions, instead of exalting, has weakened the autonomy of the special Regions.
Instead, it ought not use the individual negotiation, but a bicameral legislation that fully partake the new Senate. Nevertheless, the constitutional reform ongoing, unfortunately, continues to follow a different address.

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