Il riparto delle competenze tra Stato e Regioni ed il ruolo della Corte Costituzionale

La notevole indeterminatezza delle norme costituzionali sul riparto delle competenze legislative tra Stato e Regioni può spingere la Corte costituzionale o ad un atteggiamento di deferenza nei confronti delle scelte del legislatore centrale o ad un ruolo creativo. Il primo atteggiamento è stato prevalente nella stagione del primo regionalismo (e, cioè, fino alla riforma costituzionale del 2001), mentre il secondo si è affermato dopo la riforma costituzionale (con la rilevante eccezione della giurisprudenza sul coordinamento della finanza pubblica, soprattutto in concomitanza con la crisi economico-finanziaria del 2008).
Il saggio si occupa anche della riforma costituzionale in corso di approvazione da parte del Parlamento. La domanda a cui cerca di rispondere è se tale riforma soddisferà le aspettative di quanti da essa si attendono una riduzione del contenzioso costituzionale tra Stato e Regioni.
Ad avviso dell’autore, solo alcune innovazioni potranno produrre questo risultato, mentre altre avranno l’effetto paradossale di aprire una nuova stagione di litigiosità tra lo Stato e le Regioni, proprio nel momento in cui, grazie al consolidamento degli indirizzi della Corte costituzionale, il contenzioso si sta attenuando.

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The considerable vagueness of the constitutional provision on the division of legislative powers between State and Regions may induce the Constitutional Court either to an attitude of deference to the decisions of the national legislator or to a creative role. The first attitude was prevalent in the first season of regionalism (until the constitutional reform of 2001), while the latter has emerged after the constitutional reform (with the notable exception of the case law on the coordination of public finance, especially in conjunction with the economic and financial crisis of 2008).
The paper also deals with the constitutional reform being approved by Parliament. The question we try to answer is whether this reform will meet the expectations of a reduction of constitutional litigation between state and regions.
According to the author, only some innovations can produce this result, while others will have the paradoxical effect of opening a new era of litigation between the State and the Regions, at the very moment when, thanks to the consolidation of the case law of the Constitutional Court, litigation is easing.

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