I “limiti di contenuto” ai processi di differenziazione regionale. Categorie, problemi, prospettive

The article aims to investigate both the doctrinal debate on the asymmetric regionalism and some of the issues that have emerged so far in the debate on the so-called “draft agreements”. The aim of the paper is to offer, firstly, some useful tools to situate the problem of the delimitation of matters within the framework of the constitutional principles; secondly, to argue the opportunity of configuring the limits to differentiation not “in the abstract”, but concretely in the light of the case-law by the Constitutional Court which, in relation to matters of concurrent legislation, has often distinguished between unitary demands and local interests.

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Il contributo intende ripercorrere sia il dibattito dottrinale sul regionalismo asimmetrico, sia alcune delle questioni finora emerse nell’ambito della discussione sulle cd. “bozze di intesa”. Obiettivo dello scritto è quello di offrire, in primo luogo, alcuni strumenti utili a collocare il problema della delimitazione delle materie (o dei sotto-ambiti materiali) suscettibili di differenziazione entro la cornice dei princìpi costituzionali; in secondo luogo, di argomentare l’opportunità di configurare i limiti di contenuto alla differenziazione non “in astratto”, bensì concretamente anche alla luce della giurisprudenza costituzionale che, rispetto alle materie di legislazione concorrente, si è spesso trovata a distinguere tra istanze strutturalmente unitarie ed esigenze autonomistiche.

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